martedì 3 gennaio 2012

Lezione 1 - Le ultime parole famose.

Io ho una teoria: la gente, chiamata ad ascoltare qualcun'altro portare avanti un lungo discorso, in realtà non lo fa. O meglio, lo fa, ma ciò che si ricorda, almeno a breve termine, non è l'intero discorso. E' solo la frase finale.
Questo può accadere in tutti gli ambiti: un'interrogazione a scuola, un colloquio di lavoro, una riunione, una campagna elettorale... e sì, anche in un libro. O un racconto. O un saggio. Insomma, questo è un meccanismo che attuano anche i lettori. Ci si ricorda SEMPRE dell'ultima frase che si è letta. E, se si deve dare un giudizio, il primo, quello più superficiale, non è del libro intero, o dell'intero discorso, ma solo di quest'ultima frase. Ecco perché è molto più probabile ricevere un bel voto all'esame orale se si risponde bene all'ultima domanda, ecco perché un libro o un racconto piacciono se finiscono con una morale o un colpo di scena inaspettato.
Ma perchè accade ciò? Beh, per due semplici motivi:

  1. Il cervello umano è estremamente lento e "di parte". Se gradisce ciò che gli viene detto in dato momento, non si ricorda più del resto, e se deve dare un resoconto subitaneo, tende a collegare l'intero discorso all'ultima parte che ha letto o ascoltato. Ovviamente ad una seconda lettura, o anche dopo qualche minuto di ragionamento, questo non accade più. Ma la prima impressione è quella che conta, quella che ti colpisce. 
  2. La gente, soprattutto se si tratta di qualcosa di scritto, come un romanzo, si aspetta SEMPRE un bel finale. Se riuscite a farlo bello, non importa quanto scontato, ma BELLO, e se accompagnate il tutto con uno stile che non annoia, allora avete conquistato il lettore.

Ecco, ovviamente ho collegato il discorso dell'ultima frase ai racconti e ai romanzi, perché in fondo è questo che ci interessa. Quindi posso dirvi che davvero, spesso (non sempre) non importa l'idea, ma importa il "come" viene raccontata. Guardate solo quanto cambia la divina commedia raccontata da Benigni, invece che da un professore. 
Pertanto, riassumendo, volete avere successo o, perlomeno, volete avere la possibilità di essere presi in minima considerazione da un editore? Allora non annoiate! Periodi brevi, non troppo elaborati, dialoghi incalzanti e molto intuitivi. E, soprattutto, puntate tutto sull'ultima frase! Il modo migliore per farlo è tenere un mistero, un segreto, una morale del tutto irrisolta fino all'ultima riga, nel caso di un racconto breve, o dell'ultima pagina, nel caso di un romanzo abbastanza corposo. Di quello si ricorderà il lettore, garantito.

Piccolo consiglio: il meccanismo della "frase finale" è perfetto anche per i finali di capitolo e, perché no, anche di paragrafo!


- Questa lezione è anche in video! Guardatela QUI -



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