lunedì 29 ottobre 2012

Lezione 23 - La consecutio temporum

Per quelli di voi che non lo sapessero la consecutio temporum (tradotto dal latino: concordanza dei tempi) è il meccanismo per il quale si rispetta la concordanza dei tempi tra proposizioni subordinate e principali, secondo regole di anteriorità, posteriorità e contemporaneità. Detto alla spicciola, all'inizio di una storia si sceglie un tempo e poi lo si mantiene per il tutto il resto dello svolgimento, fino al punto finale. Vale a dire che se scelgo il classico passato remoto all'inizio della storia, lo devo poi mantenere SEMPRE e COMUNQUE. Non bisogna mai cambiarlo e trasformarlo, magari, in un presente, un imperfetto, un passato prossimo etc... (salvo, ovviamente, nei dialoghi diretti).
Beh, facile! direte voi. Pare. Ma in realtà non sempre è così semplice mantenere la consecutio temporum. Già perché ci sono dei casi in cui diventa difficile stabilire quale sia la forma verbale giusta da utilizzare (a volte mi blocco anche io a pensarci, quindi è qualcosa che va' oltre la conoscenza dell'Italiano, è un ragionamento logico che alcuni attuano come se niente fosse e altri invece fanno più fatica a capire). Ma prendiamo un esempio, per rendervi più chiaro il tutto. Ad esempio, se io dico:

La farfalla volò aggraziata sopra un fiore, e pensò che quando volerà sul fiore successivo, chiamerà a sé le sue amiche farfalle per divertirsi insieme a lei. 

Questa frase, così scritta, è ovviamente sbagliata. Perché? Beh, vi sembrerà strano, ma molti non se ne rendono nemmeno conto. Ma ve lo spiego io: questa frase è sbagliata perché non viene rispettata la consecutio temporum. Infatti qui viene usato un passato remoto... ma per fare frasi al futuro con il passato remoto bisogna usare non il futuro semplice, ma il congiuntivo trapassato e il condizionale passato, a seconda del grado di posteriorità rispetto al passato remoto in cui ci troviamo. Quindi la frase diventa:

La farfalla volò aggraziata sopra un fiore, e pensò che quando fosse volata sul fiore successivo, avrebbe chiamato a sé le sue amiche farfalle per divertirsi insieme a lei.

E se pensate che questa frase sia già abbastanza complessa... sappiate che ne esistono di veramente impossibili. Ah, beata lingua italiana! Ci sarà un motivo per cui è considerata dagli stranieri una delle più difficili lingue da imparare.
Ora, tutto diventa più semplice da capire se si è studiato il Latino (alla faccia di quelli che pensano che non serva a nulla). Già, perché il Latino è la lingua madre dell'Italiano, ma allo stesso tempo è molto più logico e ha regole ferree. Sotto certi aspetti è anche più semplice da studiare e da imparare. Mentre per l'italiano, beh, ammettiamolo, spesso bisogna andare "a sentimento". Quindi sì, non lo nasconderò: chi sa il latino ha molte meno difficoltà a mantenere la consecutio temporum anche nelle frasi italiane. Quindi consideratevi fortunati se uscite da un Liceo.
Comunque ho trovato un link abbastanza carino a proposito di questo argomento. Basta che clicchiate qui e leggiate se siete interessati. Se invece siete tra quelli a cui questo procedimento viene naturale e non avete bisogno di regole, vuol dire che siete come me, ovvero ESTREMAMENTE fortunati, almeno sotto questo punto di vista.



mercoledì 3 ottobre 2012

Lezione 22 - Proteggersi dal plagio

Salve a tutti! In attesa del video in caricamento, vi delizierò con una lezioncina nuova di zecca.
Dunque, oggi si parla di plagio. In questi giorni ne ho parlato fin troppo in via privata, quindi ho avuto l'idea di scrivere pubblicamente, una volta per tutte, quali sono i metodi per proteggere la propria opera dai malintenzionati. I metodi sono principalmente due:

  • Iscrivere la propria opera alla SIAE
  • Metodo dell'auto-invio

Il primo è un metodo sicurissimo ma costoso. Non so quanto, ma comunque si parla di numeri con più di due cifre (annuali)... e di questi tempi è davvero troppo, credo per molti di voi. Quindi, se non volete aprire un mutuo, vi rimane solo il secondo metodo, che è SICURO, nonostante sia decisamente meno professionale. L'auto-invio consiste nell'auto-inviarsi, appunto, la propria opera via posta. Non conta molto il metodo... sarebbe bene fare una raccomandata con ricevuta di ritorno, ma non è obbligatorio. Anzi, in realtà basta semplicemente il timbro postale apposto sull'apertura della busta, perché è quello ad avere valore legale. Quindi datemi retta: presentatevi in posta e chiedete il metodo più economico per spedirvi il plico. E quando vi arriva, ATTENZIONE A NON APRIRLO, altrimenti il timbro postale perde ogni valore legale e dovrete rifare tutto daccapo. Conservate, quindi, il plico del tutto integro, e sperate solamente che non ci sia mai bisogno di aprirlo. 
Vi do un altro piccolo consiglio: se non volete stare a stampare tutto il libro in formato cartaceo, potete anche auto-spedirvi un CD con sopra il file in formato sola lettura. Anzi, potrebbe anche tornarvi utile, perché se usate la firma elettronica, sappiate che pure quella può servire da prova in un eventuale processo per plagio. Il rischio nel seguire questo metodo sta nel fatto che, sicuramente, un CD è più deperibile dei fogli di carta... quindi semplicemente a voi la scelta.
Ricordatevi, inoltre, che questo metodo vi copre dal plagio per una certa percentuale di opera. Ovvero, se voi avete intenzione di modificare l'opera dopo esservela spedita POTETE FARLO, senza bisogno di rifare tutto il procedimento sopra descritto, perché sarete comunque coperti. Ovviamente si deve trattare di modifiche limitate: la linea generale della trama deve rimanere la stessa, sempre. Quindi il mio semplice consiglio è: inviatevi il materiale almeno alla seconda stesura, quando insomma sarete sicuri che la vostra storia rimarrà pressapoco invariata. Dopo l'invio concedetevi solo correzioni grammaticali o comunque poco importanti, per andare sul sicuro. Oppure se proprio dovrete cambiare molto la vostra opera, siate disposti a ripetere il procedimento di invio, che rimane comunque molto più economico di un'iscrizione alla SIAE.
Questo procedimento, ovviamente, vale per tutto ciò che riguarda opere artistiche: se siete cantautori vi invierete il CD con le canzoni, se siete inventori vi invierete i progetti etc...

Infine, permettetemi di rassicurarvi: è altamente improbabile che possiate incappare da esordienti in un processo di plagio. In ogni caso, per andare sul sicuro, difendersi non è mai sbagliato... e se ancora non siete sicuri, beh, tenetevi la vostra opera per voi e fatela leggere (a proposito della scorsa Lezione 21) solo a coloro di cui davvero vi fidate. Attuate questi piccoli accorgimenti, cioè prudenza e protezione, e vedrete che non avrete problemi di nessun genere.