venerdì 7 giugno 2013

Riflettendo - il libro è sempre meglio del film?

Giorni fa ho visto una vignetta umoristica che riportava da una parte un enorme panino hamburger, ripieno di almeno 20 strati tra carne, verdura, pane e salse. Sotto c'era scritto "LIBRO". Dall'altra parte invece stava un panino smorto, con solo il pane e forse una fetta di carne. E sotto c'era scritto "FILM".
Sicuramente moltissimi di voi la pensano così. Però calma, ragazzi, andiamoci piano.
Personalmente sono una sfrenata lettrice, come anche voialtri, ma ho una particolarità: amo il cinema quanto la lettura. Per cui ogni volta che mi sento dire: "eh, ma non vale la pena di guardare il film, sicuramente è più brutto del libro", mi dico stop, ferma, ALT! Andiamoci piano, riflettiamo.
E' vero, un libro sarà sempre, sempre, sempre più completo di un film. Su questo non ci piove: un libro gode di spazio e tempo praticamente illimitati, quindi si ha modo di inserire potenzialmente molti particolari. Tant'è vero che, spesso, i lettori amano i libri lunghi. O, in ogni caso, un libro molto lungo non viene scartato a priori dal lettore. Perché può centellinarlo, può goderselo e interromperlo ogni volta che vuole.
Quindi, punto primo, ricordiamoci che un film non è così! Un film ha delle scadenze precise. Un film standard dura circa 90 minuti. I più lunghi che io abbia mai visto non superano le 3 ore, quindi i 180 minuti. Pensate che sia facile condensare un intero libro in un tempo così breve? Certo, ci sono anche le saghe... ma ricordatvi che è sempre molto rischioso imbarcarsi in una saga, perché se il primo film non ha successo ti ritrovi con mezza trama mai conclusa e un'idea buttata nel cesso.
Pertanto, non sono molti quelli che possono permettersi di pensare delle saghe. Rimaniamo quindi ancorati ai film "normali", quelli unici. In questo caso, un regista deve tenere conto del fatto che chi va al cinema deve vedere tutto il film in una volta, non può interromperlo quando è stanco, come farebbe con un libro. Di conseguenza, non solo lo spettatore deve resistere per tutta la durata del film, non solo non deve annoiarsi, ma deve anche gradire quello che vede! Altrimenti il film sarà un flop.
Per fare questo serve la capacità di sintesi (a proposito della Lezione 30). Quindi sì, anzi, PER FORZA alcune cose devono essere scartate. E un bravo regista è anche quello che sa scegliere cosa scartare. Perché ci sono cose secondarie, che possono essere tralasciate, e altre che non possono non apparire nella pellicola. Questo presuppone una grande conoscenza della storia che si sta trasponendo e, come ho detto, una gran capacità di sintesi.
Per non parlare, poi, di tutto ciò a cui poi bisogna pensare: bisogna trovare attori adatti, che sappiano interpretare bene il ruolo e che corrispondano ai requisiti fisici di base. Bisogna sceneggiare il tutto, scrivere le battute da zero, cercando di incorporarle con quelle del libro, ma allo stesso tempo rendendole più appetibili per gli spettatori (le battute devono essere più veloci di quelli dei libri, si riducono quasi all'essenziale e sono OFF LIMITS le lunghe scene di discorso che possono trovarsi in un libro).
Poi, sorvolando sulle conoscenze tecniche che bisogna acquisire, bisogna anche avere talento e attitudine al comando. Bisogna avere un sacco di fantasia perché, soprattutto con i mezzi di oggi, spesso le azioni si svolgono in studio con sfondo verde. E non tralasciamo mai anche il fatto che bisogna avere SOLDI. E' vero, pubblicare un libro è difficile, ma è una tua avventura, non si coinvolge quasi nessun altro nella scrittura di un libro. Bastano un cervello e un pc, poi un po' di fortuna per pubblicare. Per un film? Ve lo siete mai chiesti? I film costano così tanto che i registi non possono pagarli di tasca propria, nemmeno se fossero milionari (sempre con riferimento ad un film quantomeno decente). Quindi, tu, regista in erba, se non trovi uno straccio di produttore non solo non distribuisci nulla (come accadrebbe con un libro), ma non INIZI nulla!
Poi ovviamente viene la questione impegno. Certo, scrivere un libro è più lungo, ma, ripeto, quando si scrive si è soli. E quando si è soli si fa davvero per tre: nessun altro da coordinare, nessuno che ti dica che la data di uscita è prossima (tranne che per gli autori di bestseller). La realtà è che essenzialmente puoi scrivere quando e come ti pare.
Un regista? Appurato che se sta filmando qualcosa, ha sicuramente delle scadenze da rispettare... credete sia facile filmare un'ora e mezza (minimo) di scene? Montarle, tagliarle, aggiungere gli effetti speciali, la colonna sonora, e chi più ne ha più ne metta? In un mese o poco più?
Infine, per tagliare la testa al toro, vi siete mai accorti delle cose in più che un film offre rispetto a un libro? ve le elenco:


  • E' breve, per cui è un ottimo modo per passarsi il tempo senza prendere impegni a lungo termine
  • E' VISIVO. Per quanta fantasia possiamo avere, fa sempre piacere anche vedere i personaggi che amiamo di più
  • Ha una colonna sonora! Cosa che molti ignorano. Quasi nessuno si accorge della musica che ascolta in sottofondo... ma provate a guardare un film SENZA colonna sonora e vi accorgerete di quel che dico: inconsciamente, la musica aggiunge quel non so che a un film bello rendendolo eccezionale.
  • Può dare una miriade di emozioni, a volte in più rispetto ad un libro. Perché è più suggestivo e coinvolge i sensi oltre che la fantasia
  • E' meno impegnativo, e questo è un male per uno che non sa leggere nemmeno l'articolo di un quotidiano, ma per un lettore che invece vuole rivivere una storia che gli è piaciuta senza faticare troppo, non è per niente sbagliato!


Concludendo, quindi, secondo me esistono i pro e i contro per ogni cosa. Non bisogna bersagliare un film solo perché non corrisponde all'idea che ci eravamo fatti del libro. Perché un film sarà sempre meno completo di un libro, ma non per questo deve per forza essere meno bello! Quando si va al cinema bisognerebbe partire con questa impostazione mentale: il film non riporterà tutto quello che ho letto. Anzi, il regista può darsi abbia dato la priorità a scene che forse per me non erano così importanti.
Pertanto, lettori, non minimizzate subito il lavoro dei registi! Prima guardate il film, e soprattutto provate a giudicarlo oggettivamente, non secondo il vostro gusto personale, e soprattutto non aspettandovi di vedere il libro intero trasposto, altrimenti dovreste starci una settimana, nel cinema!

Chiudo con un ultimo pensiero: molti credono sia meglio leggere prima il libro e poi vedere il film. Ma secondo me, per giudicare entrambi con oggettività, è un procedimento del tutto sbagliato. Perché se si legge prima il libro, è ovvio che poi ci si troverà davanti ad un film meno completo del libro e si avrà più probabilità di rimanere delusi. Non solo: ma le scene d'azione o i colpi di scena sono MOLTO più suggestivi in un film (ripeto, se fatto bene), quindi conoscerli già dalla lettura del libro vi rovinerà l'effetto sorpresa.
Io, personalmente, preferisco fare il contrario, almeno per le storie che mi interessano di più (metodo utilizzato, ad esempio, per l'ultimo capitolo di Harry Potter): guardare il film, giudicarlo come se fosse SOLO un film. E POI leggere il libro, particolareggiando la trama. In questo modo giudicherete il film senza pregiudizi, e inoltre, se il film vi è piaciuto, il libro siete sicuri che non potrà deludervi, perché come ho detto sicuramente sarà più completo.
Metodo da amante del cinema, ovviamente, quindi potete scegliere benissimo di non adottarlo. Ma vi assicuro che se provaste a fare così gradireste molto di più i film tratti da libri!
In ogni caso comunque ricordiamoci che scrittura e cinematografia sono due forme d'arte parimenti interessanti, ma DIVERSE e paragonarle non dico che è sbagliato, ma è in ogni caso abbastanza illogico.
Sostanzialmente bisognerebbe giudicare il film a parte, distaccati dal libro; e bisognerebbe ricordarsi che un film è e rimane un'opera interpretativa del REGISTA, non dello SCRITTORE, al quale continua ad appartenere solo il libro. Per cui non bisogna giudicare un film di Tizio prendendo come metro di misura la capacità narrativa di Caio. Mi sono spiegata?


ps: dimenticavo di ricordarvi che, tra l'altro, esistono film basati su un libro, e film tratti liberamente da un altro libro. E non è la stessa cosa! I secondi in pratica sono come una fanfiction, si prendono la libertà di riscrivere la trama principale (Io, Robot o Io sono leggenda, i primi esempi che mi sono venuti in mente). Quindi, se siete di quelli che odiano le trame rimodernate o "storpiate", informatevi prima! E, ve lo chiedo col cuore, non infamate un regista che può in ogni caso aver fatto un ottimo lavoro, solo perché non avete visto ciò che vi aspettavate. Grazie!